Scientology crede che l’Uomo sia un peccatore?
Un principio fondamentale di Scientology è che l’Uomo è fondamentalmente buono, che sta cercando di sopravvivere, e che la sua sopravvivenza dipende da se stesso, dai suoi simili e dal conseguimento della fratellanza con l’universo. Tuttavia, la sua esperienza nell’universo fisico, attraverso molte vite, lo hanno portato nel male, dove ha commesso atti dannosi o peccati, facendolo diventare aberrato (che si allontana dal pensiero o comportamento razionale). Questi atti riducono ulteriormente la sua consapevolezza e la sua innata bontà in quanto essere spirituale.
Grazie a Scientology egli può stare di fronte alle proprie azioni, cancellare l’ignoranza e l’aberrazione che lo circondano e arrivare a conoscere e sperimentare di nuovo la verità.
Tutte le religioni cercano la verità. La libertà dello spirito può essere trovata solo sulla strada della verità. Il peccato è composto, secondo Scientology, da menzogne e azioni nascoste, e perciò da falsità.